La leucemia linfatica cronica viene spesso diagnosticata casualmente, in seguito a esami del sangue di routine (1) che evidenziano un aumento dei livelli dei linfociti. (2)
In alcuni casi si sospetta la malattia in seguito al riscontro dell’ingrossamento della milza o dei linfonodi, o in presenza di sintomi quali stanchezza persistente, perdita di peso e infezioni ricorrenti. (1)
Sintomi di fatigue, perdita
di peso e febbre
Infezioni frequenti
e ricorrenti
Ingrossamento di linfonodi,
milza e fegato
L’esame principale per la diagnosi di leucemia linfatica cronica è l’emocromo con formula, che permette di effettuare la conta di ogni tipo di cellula del sangue. (3)
Un elevato numero di linfociti (linfocitosi) può essere indicativo della malattia. (4)
Sangue normale
Leucemia
Eritrocita
Neutrofilo
Linfocita
Monocita
Piastrine
L’osservazione del campione al microscopio, inoltre, permette di identificare specifiche anomalie caratteristiche dei linfociti neoplastici. In particolare, la citometria a flusso permette di individuare l’eventuale presenza di cellule tumorali tra diversi tipi di cellule di un campione ematico in base a marker specifici. (4)
Nella leucemia linfatica cronica le alterazioni più comuni sono le delezioni, che indicano la mancanza di una parte del cromosoma. (2)
L’identificazione di queste delezioni è importante per capire il possibile andamento della malattia e quindi il trattamento più adeguato.
Le delezioni che si osservano più frequentemente nella leucemia linfatica cronica si verificano sui cromosomi
11, 13 e 17. (2)
Altri indicatori di una forma di leucemia linfatica cronica più aggressiva comprendono:
La rilevazione delle mutazioni cromosomiche o genetiche può essere condotta mediante diverse tecniche:
Possono inoltre essere richiesti esami di imaging, ago aspirato o biopsia midollare per confermare la diagnosi di leucemia linfatica cronica. (3)
I test di imaging non vengono solitamente utilizzati per diagnosticare la leucemia linfatica cronica e sono utili per identificare la presenza di linfonodi o organi linfatici ingrossati o per monitorare l’efficacia del trattamento. (2)
Gli esami del sangue spesso sono sufficienti per diagnosticare la leucemia linfatica cronica, ma l’analisi del midollo osseo, mediante biopsia midollare o ago aspirato, permette di capire quanto avanzata è la malattia. (2)
L’ago aspirato o la biopsia midollare vengono spesso condotti prima di iniziare il trattamento e possono essere ripetuti durante o dopo il trattamento. (2)
FONTI: