Che cosa sono i linfociti, e che rapporto hanno con la leucemia linfatica cronica? 

I linfociti sono un gruppo eterogeneo di globuli bianchi, cellule del sangue predisposte alla difesa dell’organismo da agenti patogeni capaci di provocare malattie, come i batteri e i virus(1).  

I linfociti si sviluppano nel midollo osseo per poi essere rilasciati nel sangue. Attraverso la circolazione sanguigna possono raggiungere tutti i tessuti dell’organismo, dove svolgono la loro funzione difensiva(1) .

Quanti tipi di linfociti esistono? 

Esistono diversi tipi di linfociti. Ecco i più importanti.

Cellule natural killer

Hanno il compito di eliminare le cellule malate dell’organismo rilasciando specifiche sostanze chimiche(1).

Linfociti B 

Hanno l’importantissimo compito di produrre e rilasciare gli anticorpi, molecole che “marchiano” i microrganismi patogeni e li rendono più facilmente individuabili dal sistema immunitario (1) . Oltre a produrre anticorpi, i linfociti B svolgono molte altre funzioni e giocano un ruolo essenziale nel corretto funzionamento del sistema immunitario(2) .

Linfociti T 

Svolgono il ruolo di “sentinelle” e avvertono il sistema immunitario della presenza di eventuali virus o batteri pericolosi. Proprio come i natural killer, anche i linfociti T sono capaci di eliminare le cellule malate. Inoltre, hanno il compito di favorire l’attività dei linfociti B(1).

Leucemia linfatica cronica: una malattia dei linfociti B 

La leucemia linfatica (o linfocitica) cronica (LLC) è una malattia oncologica del sangue che coinvolge i linfociti B(1).

La LLC si manifesta, infatti, quando un normale linfocita B subisce una trasformazione leucemica, ovvero comincia a moltiplicarsi in maniera incontrollata, producendo una progenie di cellule identiche tra di loro. Questo tipo di espansione prende il nome di “espansione clonale” (3).

Questo succede perché il DNA del linfocita subisce dei danni (per esempio mutazioni geniche e cambiamenti della struttura dei cromosomi)(3).

In caso di LLC si può osservare un aumento progressivo del numero di linfociti B anomali e questo fenomeno può dare origine a molti dei sintomi della malattia. Per esempio, i linfociti B leucemici possono accumularsi nel midollo osseo e determinare il cattivo funzionamento di questo importantissimo tessuto(1). Il midollo osseo, infatti, è responsabile della produzione non solo dei linfociti, ma anche dei globuli rossi e delle piastrine(1). Nelle persone con LLC, il midollo osseo può svolgere con meno efficienza le sue funzioni a causa dell’accumulo di cellule leucemiche: per questo motivo chi soffre di LLC può manifestare stanchezza (per l’anemia da carenza di globuli rossi), può essere più suscettibile alle infezioni (per la carenza di globuli bianchi) e avere un maggior rischio di emorragie (per la carenza di piastrine)(4).   

Inoltre, i linfociti B leucemici possono accumularsi anche in altri organi, come i linfonodi, il fegato e la milza, facendoli aumentare di dimensione(1).

Tenere sotto controllo i linfociti: i valori dei globuli bianchi 

Per controllare i linfociti è sufficiente un semplice esame del sangue attraverso il quale è possibile valutarne il numero. Sono considerati normali i valori di compresi tra i 1000 e i 4800 linfociti per microlitro di sangue, corrispondenti a circa il 20-40% dei globuli bianchi totali(5).

In caso di riscontro di valori più elevati, però, non bisogna preoccuparsi. Infatti, il numero di linfociti può aumentare anche come conseguenza di una semplice infezione o di uno stato infiammatorio(6).

Tuttavia, quando il medico lo ritiene opportuno, è necessario fare altri esami di approfondimento che permettono di valutare se i linfociti B aumentati presentano caratteristiche tipiche dei linfociti B patologici e se si tratta di cellule identiche tra di loro poiché originate da un unico clone. Se queste cellule sono presenti e il loro numero supera le 5000 unità per microlitro, la diagnosi di LLC è confermata(1).

IT-11643

FONTI:

  1. National Comprehensive Cancer Network Guidelines for Patients. Chronic Lymphocytic Leukemia. 2019. 
  2. LeBien TW, et al. Blood 2008; 112(5): 1570-80.
  3. Hallek M. Am J Hematol 2017;92:946-65.
  4. von Tresckow J, et al. Dtsch Arztebl Int 2019; 116: 41-6.
  5. CLL Society. Normal CLL Lab Values.
  6. AVIS Regionale Emilia-Romagna. Esami del sangue: come leggere i valori dell’emocromo