La natura può davvero venire in aiuto in caso di leucemia linfatica cronica? 

In Italia quasi una persona con leucemia linfatica cronica (LLC) su cinque fa uso di terapie complementari o alternative. In genere si tratta di prodotti a base di tè verde, aloe o vitamine ad alti dosaggi.1a 

Nel 49% dei casi la scelta di iniziare a usare questi prodotti naturali è presa direttamente dal paziente, senza consultare il proprio oncologo, mentre nel 21% dei casi è proprio il medico specialista che ne raccomanda l’utilizzo.1b  

In questo articolo scopriremo se queste terapie complementari e alternative per la cura della LLC sono una opzione terapeutica efficace o se sono inutili e possono persino nascondere qualche rischio. 

Terapie complementari e alternative per la LLC 

Con il termine “terapie alternative” si intendono quei trattamenti che potrebbero essere utilizzati in sostituzione delle terapie oncologiche classiche. Le “terapie complementari”, invece, sono trattamenti che intendono affiancare le tradizionali terapie oncologiche.2a,c 

È importante sottolineare che attualmente le terapie alternative non esistono. In altre parole, non esistono terapie “naturali” così efficaci da poter sostituire i classici trattamenti oncologici; anzi, l’uso di terapie alternative in sostituzione delle terapie oncologiche classiche può far sì che il tumore peggiori, diventando più difficile da trattare.2b  

Al contrario le terapie complementari non hanno come obiettivo la cura del cancro, ma piuttosto la riduzione degli eventi avversi e il miglioramento della qualità di vita del paziente e possono già avere un ruolo nella gestione complessiva della malattia oncologica.2c 

Trattamenti di origine vegetale per la LLC: aiuto o falso mito? 

L’uso di rimedi erboristici o di origine vegetale è molto diffuso tra le persone con LLC.2d 

Tuttavia, i rimedi vegetali sono un vero e proprio cocktail di sostanze chimiche2e che, all’interno dell’organismo, si comportano come i farmaci. Per questo motivo possono essere rischiosi e causare effetti collaterali, in quanto possono interagire con i farmaci oncologici modificandone l’efficacia. Inoltre, essendo derivati dalle piante, possono essere contaminati da pesticidi e da metalli pesanti. 1c 

Un altro rischio dei rimedi erboristici e che essi possono stimolare il sistema immunitario e, almeno a livello teorico, favorire le recidive della leucemia.2f 

Analizziamo ora i rimedi erboristici più utilizzati dai pazienti con LLC

Il tè verde 

L’uso del tè verde si è diffuso tra i pazienti con LLC, perché questa pianta ha dimostrato, in studi di laboratorio, la capacità di spingere le cellule leucemiche a suicidarsi in un processo detto apoptosi.2g 

Negli studi sull’uomo, però, i rimedi a base di tè verde hanno mostrato un’efficacia limitata: si sono ottenute piccole risposte solo nei pazienti asintomatici, con malattia nelle fasi iniziali che, secondo le attuali linee guida, non richiedono alcun trattamento.3a 

Inoltre, gli estratti di tè verde sono stati associati al possibile rischio di effetti collaterali epatici, in alcuni casi anche gravi.3b,c 

Per questo motivo il loro uso non è raccomandato, specie nei pazienti con problemi al fegato o all’apparato gastrointestinale.3d 

L’aloe vera

Numerosi studi effettuati in laboratorio hanno mostrato che l’Aloe vera contiene circa 75 sostanze dotate di attività antitumorale, che potrebbero essere sfruttate a scopi terapeutici.4a  

L’Aloe si è dimostrata efficace anche nell’inibire la proliferazione di cellule leucemiche, anche quelle resistenti a numerosi tipi di farmaci.4d 

Secondo alcuni esperti questi risultati sono così promettenti che le probabilità di riuscire a ottenere una vera e propria chemioterapia derivata dall’Aloe sono molto elevate.4b  

Tuttavia, bisogna sottolineare l’efficacia dell’Aloe finora è stata studiata solo su colture cellulari e su animali da laboratorio. Solo quando saranno effettuati studi clinici sull’uomo sarà possibile raccomandare l’uso di questa pianta o dei suoi estratti nelle persone con LLC

La curcuma

La curcuma è una spezia di origine indiana, utilizzata anche nel curry. La curcuma contiene un polifenolo detto curcumina di cui è stata dimostrata in laboratorio una notevole attività antiossidante, antinfiammatoria e antitumorale.3e 

Tuttavia, non esistono ancora prove sufficienti per raccomandare l’utilizzo della curcuma o dei suoi estratti come trattamento per la LLC. Il più grande limite da superare per poter utilizzare nell’uomo questa promettente sostanza è quello di riuscire a far sì che le concentrazioni di curcumina nel sangue dopo l’ingestione orale siano sufficientemente alte da consentirne l’effetto curativo.3f 

Vitamine e integratori naturali in caso di LLC 

Gli integratori di vitamine sono la terapia complementare più utilizzata dalle persone con malattie oncologiche. Tuttavia, nessuno degli studi che hanno valutato l’efficacia di elevati dosaggi di singole vitamine e nutrienti nella prevenzione e nel trattamento del cancro ha dimostrato l’utilità di queste sostanze. Al contrario, di recente è stato mostrato come, se assunta a dosaggi elevati, la vitamina C possa ridurre l’efficacia di un comune farmaco antitumorale.2h 

Per questi motivi l’assunzione regolare di integratori di vitamine e nutrienti non è raccomandata alle persone con malattie oncologiche come la LLC; l’apporto di una quantità adeguata di nutrienti dovrebbe invece derivare da una dieta equilibrata. 2h 

IT-12334

FONTI

  1. D’Arena G, et al. Leuk Lymphoma. 2014;55(4):841-847.
  2. Wesa KM, et al. Expert Rev Anticancer Ther. 2009;9(9):1241-1249.
  3. Bange E, et al. Clin Lymphoma Myeloma Leuk. 2018;18(10):e421-e426.
  4. Manirakiza A, et al. East Afr Health Res J. 2021;5(1):1-16.