Trapianto allogenico di cellule staminali: cos’è e che ruolo ha nella LLC 

Il trapianto allogenico di cellule staminali è una delle possibili terapie per la leucemia linfatica (o linfocitica) cronica (LLC)(1). Si tratta di un trattamento riservato a un ridotto numero di pazienti molto gravi(2), poiché comporta diversi rischi(3). Tuttavia, è una delle poche terapie per la LLC potenzialmente curative(4).

Cos’è il trapianto allogenico di cellule staminali? 

Il trapianto allogenico di cellule staminali è un trattamento che consiste nel somministrare, mediante un’infusione, cellule staminali sane prelevate da un donatore a un paziente con LLC; le cellule staminali trapiantate vanno a sostituire le cellule del midollo osseo del paziente che sono state distrutte dalla leucemia, dalla chemioterapia o dalla radioterapia(3).

Cosa sono le cellule staminali e dove si trovano? 

Le staminali sono cellule molto “giovani” e immature, ma con una grande capacità: quella di trasformarsi in qualunque tipo di cellula del corpo umano. Quelle ematopoietiche sono un particolare tipo di cellule staminali che possono dare origine a tutte le cellule del sangue (globuli rossi, globuli bianchi o piastrine). Le cellule staminali ematopoietiche si trovano nel midollo osseo (il tessuto spugnoso al centro di alcune ossa) e il loro compito è quello di produrre continuamente nuove cellule sanguigne. Un piccolo numero di cellule staminali ematopoietiche si trova anche nel sangue periferico(3).

Nella LLC, per il trapianto vengono generalmente usate proprio queste cellule(1): al fine di aumentarne il numero prima del prelievo, si somministrano al donatore sostanze di tipo ormonale dette “fattori di crescita”(3).

In alternativa possono essere utilizzate cellule staminali prelevate direttamente dal midollo osseo del donatore; si tratta però di una procedura più complessa che richiede un’anestesia generale(3). Per questo motivo oggi è poco utilizzata(1).

La terapia di condizionamento prima del trapianto: cos’è? 

Prima del trapianto allogenico di cellule staminali, il paziente con LLC viene sottoposto a una terapia di condizionamento. Essa consiste nella somministrazione di chemioterapia o radioterapia a dosi molto elevate(3).

Questo trattamento elimina tutte le cellule del midollo osseo e la maggior parte delle cellule leucemiche(5).

La terapia di condizionamento è necessaria per fare spazio nel midollo osseo alle nuove cellule staminali e per abbassare le difese immunitarie del paziente, in modo da ridurre al minimo la probabilità che le cellule del donatore vengano rigettate(3).

Chi può sottoporsi a trapianto allogenico di cellule staminali? 

Il trapianto allogenico è un trattamento molto intenso e non tutti possono riceverlo(5).

Secondo le linee guida della Società Europea di Oncologia Medica il trapianto deve essere riservato ai seguenti tipi di pazienti(2):

  • Pazienti nei quali la chemio-immunoterapia non è risultata efficace o che presentano una forma di LLC più grave per la presenza di fattori di rischio genetici (mutazioni di TP53 o delezione 17p). 
  • Pazienti nei quali né la chemio-immunoterapia, né le nuove terapie a bersaglio molecolare sono risultate efficaci per controllare la LLC.  
  • Pazienti nei quali la LLC si è trasformata in un tipo di linfoma non Hodgkin particolarmente aggressivo, detto linfoma diffuso a grandi cellule B(2).

Quali sono i benefici del trapianto allogenico di cellule staminali? 

Il trapianto allogenico di cellule staminali ha due grandi vantaggi.  

In primo luogo, permette di usare dosi molto elevate di chemioterapia o di radioterapia. Queste sono molto efficaci nell’eliminare le cellule leucemiche, ma al contempo danneggiano gravemente il midollo osseo esponendo il paziente al rischio di infezioni e sanguinamenti gravi. Grazie al trapianto è possibile ripristinare il midollo osseo e ridurre il rischio di questi effetti collaterali, senza rinunciare all’efficacia dei trattamenti(1).

Il secondo vantaggio del trapianto è che le cellule immunitarie nate dalle staminali del donatore sono molto più efficaci di quelle del paziente nell’uccidere le cellule leucemiche. Questo effetto, detto “graft-versus-cancer”, contribuisce a tenere sotto controllo la LLC(3).

Grazie a questi benefici, il trapianto allogenico di cellule staminali permette, generalmente, di ottenere risultati molto positivi anche nei pazienti con forme gravi di LLC e di mantenerli a lungo(4)

Quali sono i rischi del trapianto allogenico di cellule staminali? 

Il principale rischio associato al trapianto allogenico di cellule staminali è che le cellule del donatore vengano attaccate e distrutte dal sistema immunitario dell’ospite prima ancora che riescano a stabilirsi nel midollo osseo. In questo caso il trapianto fallisce(3).

Un altro rischio è che le cellule immunitarie nate dalle staminali del donatore attacchino cellule sane dell’organismo del paziente con LLC: questo fenomeno si chiama reazione “graft-versus-host” e può essere potenzialmente letale(3)

C’è, poi, un minimo rischio di infezione per il paziente con LLC, dovuto a virus nascosti nelle cellule trapiantate. Tuttavia, questo rischio è molto basso, perché le cellule trapiantate vengono controllate attentamente(3).

Infine, è possibile che dopo il trapianto alcune vecchie infezioni, che il sistema immunitario del paziente con LLC aveva affrontato e sconfitto, si risveglino dopo il trapianto, con conseguenze anche serie(3).

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