Effettuare la stadiazione della leucemia linfatica cronica permette di comprendere l’andamento della malattia e decidere se è necessario o meno iniziare il trattamento. (1)
Vi sono due diversi sistemi per definire lo stadio della leucemia linfatica cronica, entrambi basati sulle caratteristiche cliniche del paziente e sui valori dell’emocromo, che permettono di differenziare tra stadio clinico iniziale, intermedio o avanzato. (2)
Utilizzato principalmente negli USA (1)
Si basa sul coinvolgimento degli organi linfatici (ingrossamento di linfonodi, milza e fegato) e sui valori dell’emocromo (linfocitosi, anemia e trombocitopenia). (3)
Il sistema RAI classifica la malattia in 4 stadi: (3)
STADIO | Caratteristiche | RISCHIO |
---|---|---|
STADIO 0 | • Linfocitosi | Basso |
STADIO 1 | • Linfocitosi • Ingrossamento dei linfonodi | Intermedio |
STADIO 2 | • Linfocitosi • Ingrossamento della milza • Possibile ingrossamento del fegato e linfonodi | Intermedio |
STADIO 3 | • Linfocitosi • Possibile ingrossamento di milza, fegato o linfonodi • Anemia | Alto |
STADIO 4 | • Linfocitosi • Ingrossamento di linfonodi, milza o fegato • Possibile anemia • Trombocitopenia | Alto |
Utilizzato principalmente in Europa (1)
Si basa sul numero dei tessuti linfoidi colpiti e sulla presenza di anemia o trombocitopenia. (1)
Il sistema BINET classifica la malattia in 3 stadi: (3)
STADIO | Caratteristiche |
---|---|
STADIO A | • <3 aree linfonodali ingrossate • Assenza di anemia • Assenza di trombocitopenia |
STADIO B | • ≥3 aree linfonodali ingrossate • Assenza di anemia • Assenza di trombocitopenia |
STADIO C | • Anemia e/o trombocitopenia • Qualsiasi area linfonodale ingrossata |
La prognosi della leucemia linfatica cronica è condizionata anche dalla presenza di specifiche mutazioni genetiche o cromosomiche, come recentemente scoperto. (3)
FONTI: