Vivere con

VIVERE CONla leucemia linfatica cronica

A volte non ce ne rendiamo conto, ma viviamo in un mondo di parole: parole che fanno riflettere, che suscitano emozioni, che strappano un sorriso ma che possono anche spaventare.
Ma le parole sono un po’ come le etichette che mettiamo sui contenitori; a volte, quando li apriamo e guardiamo dentro, non c’è quello che ci aspettavamo.
Per questo è importante conoscere cosa ci sia realmente dentro le parole. Se non lo facciamo possiamo preoccuparci, deprimerci per ciò che crediamo la parola significhi, senza vedere che in quel contenitore c’è qualcosa di diverso.

Una parola che spaventa è leucemia. Quando la ascoltiamo pensiamo subito a un «brutto male», a qualcosa che distrugge tutto e subito. Immaginiamo cose terribili.
Ma siamo sicuri? Il termine leucemia ci spaventa a tal punto da non farci vedere che nella scatola c’è anche un’altra parola: cronica.
Si tratta di una parola antica, chronikos, che significa tempo e che la medicina usa per indicare qualcosa che ha una scarsa tendenza a raggiungere esiti significativi, che permane cioè nel tempo. Si sta dunque parlando di una malattia cronica che durerà nel tempo.
Certo, un compagno di viaggio scomodo, ma che è sempre utile conoscere e con cui è possibile conversare.

La scoperta

L’osservazione attenta

L’inizio del trattamento

La recidiva